L’effetto Expo sugli affitti di Milano

Posted by on 22 Mag 2015 in Affitti, Grandi Città, Guest Post | 0 comments

Gli effetti dell'Expo sull'economia di Milano, e della Lombardia saranno molteplici e si potranno valutare solo nel corso del periodo espositivo. Alcuni trend, comunque, si sono già evidenziati e danno un interessante spaccato di come si evolva l'economia locale, soprattutto sul piano degli affitti e della ricettività turistica.   Una recente indagine promossa dal portale Airbnb, ha evidenziato come le strutture presenti sul sito e relative all'area di Milano siano raddoppiate rispetto allo scorso anno. Il portale Airbnb offre una forma di mediazione tra privati che vogliono affittare una abitazione, o una parte di essa a turisti e visitatori di una città. Il tipo di ospitalità offerto può variare ma, in linea generale, è simile alla formula del Bed and Breakfast. Solitamente, comunque, si configura come un affitto breve di un appartamento.   Questo modello di ospitalità si inserisce nel più generale contesto delle sharing economy, le economie di condivisione. Lo sviluppo tecnologico, soprattutto della rete, ha favorito la diffusione di una offerta diversificata di servizi basati sulla condivisione di qualcosa. Si può trattare di una abitazione, un passaggio in auto, una cena o, in alcuni casi, competenze e tempo.   Una indagine, i cui risultati sono stati presentati in occasione dell'incontro "Milano (è) una città condivisa?", organizzato dall'Assessorato al Lavoro e alle Politiche Sociali del comune di Milano, indicano un trend positivo per le economie condivise.   Il 62% dei giovani intervistati è propenso, nel pianificare una visita all'Expo, ad usufruire di questo genere di servizi. Non si tratta solamente di affittare camere o appartamenti, ma anche di cenare in case private o usufruire del tempo e della buona volontà di abitanti del posto per avere una visita guidata individuale o per gruppi.   Ulteriori ricerche su questo fenomeno, promosse da Assolombarda, hanno rivelato interessati dettagli sul perchè questo fenomeno sta avendo così tanto successo. Si tratta, soprattutto nel caso di Airbnb e di realtà simili, di una offerta di ricettività che risponde a molte esigenze del mercato. Anzitutto, aumenta l'offerta di posti letto disponibili rendendo possibile gestire il grande afflusso di visitatori previsto per l'Expo.   Questo modello di accoglienza rispecchia le esigenze di alcune categorie di viaggiatori molto specifiche. I viaggiatori low cost tendono a trovare offerte molto più convenienti rispetto alle strutture alberghiere tradizionali. In senso opposto, invece, i clienti più esigenti prediligono queste soluzioni perchè possono affittare alloggi esclusivi nei centri cittadini.   Altre categorie particolarmente interessate alle economie condivise sono le famiglie, per le quali l'affitto di un appartamento può risultare più comodo di un hotel, e i viaggiatori che si fermano per periodi prolungati e che, quindi, possono risparmiare molti soldi rispetto ad una camera d'albergo.   Assolombarda, tuttavia, ha messo in luce anche alcune criticità. Prima fra tutte la difficoltà di effettuare controlli sull'abusivismo e l'evasione fiscale. Secondo le loro conclusioni, sarebbe necessario creare un quadro normativo semplice e chiaro a migliore garanzia di chi usufruisce di questi servizi.  
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