Mercato immobiliare, stangata da capogiro per le tasse sugli immobili

Posted by on 17 Dic 2014 in Guest Post, Mercato Immobiliare, Mutui Casa, Normativa | 0 comments

Imu e Tasi, un binomio killer per i proprietari italiani di case. A dirlo – se c'era bisogno di un'ulteriore conferma – il centro studi della Cgia di Mestre, che ha rilevato un aumento-record in tre anni del 236% della tassazione sulle seconde case locate a canone concordato, del 150% sulle seconde case locate a canone libero e del 144% per quanto riguarda studi privati e uffici.

Un vero e proprio salasso per le tasche degli italiani, che di certo non gioca a favore della ripresa del mercato immobiliare. Gli aumenti sono superiori al 100% anche per i titolari di negozi, botteghe, laboratori artigianali e seconde case sfitte, e di poco inferiori per opifici, capannoni artigianali e industriali e fabbriche.

La strategia delle amministrazioni comunali è chiara: limitare la tassazione sulle prime case per rifarsi sulle abitazioni diverse dalla principale e sugli immobili ad uso produttivo. Come ricorda Giuseppe Bortolussi, segretario della Cgia, nelle abitazioni diverse dalla principale «non rientrano solo quelle di proprietà di famiglie benestanti che hanno acquistato la seconda casa al mare o in montagna, ma troviamo anche quelle di persone che hanno ereditato l'immobile dopo la scomparsa dei genitori o sono diventate seconde case perchè nel frattempo i proprietari hanno cambiato residenza a causa del trasferimento in un'altra città per motivi di lavoro».

Una situazione legislativa complessa, dunque, che fa sentire il suo peso soprattutto sugli immobili ad uso produttivo. Tra questi, gli alberghi, gli hotel e le pensioni (per capirci, quest'anno chi ne è titolare deve sborsare la bellezza di quasi 12.000 euro – 11.855 – in tasse), i supermercati (7.931 euro), le grandi fabbriche (6.385 euro) e i capannoni industriali e artigianali (4.000 euro circa).

Facendo una media sulle abitazioni sfitte, invece, l'Imu e la Tasi su una seconda casa si aggira intorno ai 932 euro, per le abitazioni locate a canone libero sui 911 euro, infine per le abitazioni locate a canone concordato 773 euro.

Il tutto in attesa della nuova moratoria per mutui bancari e finanziamenti prevista nel disegno di legge Stabilità 2015, che prevede la possibilità di sospendere, per piccole e medie imprese e famiglie, il pagamento della quota capitale della rata dei mutui e dei finanziamenti, dal 2015 al 2017. Per scoprire le offerte più convenienti tra i vari istituti di credito in termini di mutui e finanziamenti la risorsa ideale è il comparatore di SosTariffe.it.

Hai qualcosa da commentare ? Scrivi!