Precari fanno salire il mercato degli affitti

Posted by on 3 Set 2013 in Affitti, Agenzie Immobiliari, Guest Post, Mercato Immobiliare | 0 comments

Se si vanno ad analizzare gli andamenti storici del mercato immobiliare, è facile ritrovare il sostanziale parallelismo tra prezzi delle case in vendita ed affitti. Come ogni gruppo immobiliare conoscere bene, vendite e affitti sono infatti indicatori degli stessi fenomeni, ovvero il benessere economico del momento e la fiducia dei consumatori nel futuro. Quando questi ci sono, cresce il valore degli immobili, e di pari passo cresce il costo degli affitti. Basti vedere tra le pagine delle agenzie immobiliari, come questa, per rendersi conto in modo tangibile di questo.

mi181x64Ovviamente la proporzione secondo cui questo rapporto cresce varia nel tempo. Una recente analisi dell’Economist ha per esempio evidenziato che per quello che riguarda il mercato italiano il rapporto tra il prezzo medio delle case ed i loro costi di affittoè raddoppiato tra il 97 ed il 2004. Questo dato ci fa capire come in questi anni di relativo benessere, il focus degli italiani si sia spostato a preferire l’acquisto degli immobili e questo abbia comportato un deciso aumento dei prezzi al metro quadro.

Tutto questo fino ad oggi. Il presente ci mostra infatti una realtà leggermente diversa in cui, per la prima volta nella storia i destini delle vendite e degli affitti, almeno da un punto di vista di costo, sembrano essersi separati.

Se infatti dal 2008 al 2012 abbiamo assistito ad un crollo delle vendite degli immobili del 40% circa, che ha portato ad una susseguente riduzione del 15% del costo del mattone metro quadro, lo stesso non si può dire degli affitti che in molti casi sono anche aumentati, oltre all'annuale adeguamento Istat previsto per i contratti d'affitto in grado di trasformare notevolmente in pochi anni l'importo mensile.report-mensili

Come mai? Perché gli affitti stanno andando a coprire in questo momento, le necessità di locazione di single o di nuclei famigliari che un lavoro ed una situazione economica dignitosa tutto sommato ce l’hanno, ma non sanno per quanto tempo ancora.

È la situazione classica dei precari, categoria che abbraccia purtroppo sempre più professioni e fasce di età includendo anche professionisti come gli insegnanti, gli avvocati e gli ingegneri. Queste ultime, sono infatti categorie con un reddito tale da potersi permettere un'uscita mensile pari a un mutuo , ma l'incertezza delle condizioni economiche future dovuta alla precarietà li costringe a scegliere un contratto di affitto di massimo 2 anni.

In questo target rientrano anche altre fasce di pubblico come i separati e coloro che per necessità lavorative sono stati costretti a cambiare città ma, anche qui, non avendo una prospettiva temporale di ampio respiro che li convinca ad acquistare, sfruttando peraltro il suddetto calo dei prezzi, optano per l'affitto quasi senza possibilità di alternativa.

Questi dati, infine , ci fanno capire che sebbene il mercato immobiliare degli affitti sia in crescita, si tratta di una condizione non propriamente positiva. La compra-vendita dell'immobile rimane per gli italiani l'investimento per eccellenza e un obiettivo molto diffuso, tra precari e non.

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